La nostra guida all’accessibilità digitale…
- … vi mostrerà le carenze che influenzano la capacità delle persone di utilizzare il web!
- E altre sorprese all’interno
L’accessibilità siti web intende garantire la fruizione di siti web e app a tutti, inclusi coloro che hanno delle disabilità o che, per anzianità, scarse competenze informatiche o strumentazioni obsolete, rischiano di venire discriminati.
INDICE
🤓 Accessibilità siti web e AGID
🚧 Garantire l’accessibilità siti web con le WCAG 2.0
🚀 Pubbliche Amministrazioni e aziende private verso l’accessibilità siti web
Il sito web accessibile è quel sito che eroga servizi e fornisce informazioni in un modo fruibile anche per chi necessita di tecnologie assistive o configurazioni particolari. Questo è quanto stabilisce l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), l’agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio che deve sostenere l’innovazione digitale nel nostro Paese.
Allineata con le direttive europee, l’AGID è quindi responsabile del controllo e monitoraggio degli obblighi di transizione digitale da parte della pubblica amministrazione e delle aziende private.
La nostra guida all’accessibilità digitale…
Per essere riconosciuti come accessibili, i sistemi informatici devono rispettare delle linee guida che, pur non essendo state introdotte da un ente di regolamentazione ufficiale, sono state accolte universalmente.
Queste linee guida, note come WCAG 2.0, riguardano principalmente 4 aspetti fondamentali:
Il web è nato al fine di garantire una condivisione senza barriere; è quindi di primaria importanza che nessuno ne venga escluso. A tal fine, sia le pubbliche amministrazioni sia alcune aziende private hanno l’obbligo di fornire dei siti web facilmente accessibili. In che modo?
Innanzitutto, è necessaria una corretta progettazione, che renda ogni sito web conforme alle WCAG 2.0. Realizzare una UX accessibile significa garantire una navigazione pulita e lineare a tutti.
La nostra guida all’accessibilità digitale…
Le Pubbliche Amministrazioni devono rispettare degli adempimenti annuali, stilando gli obiettivi di accessibilità per l’anno successivo e monitorando il raggiungimento di quelli stabiliti l’anno precedente. Gli obblighi delle PA non si riducono a effimere scadenze, ma si traducono in vere e proprie modalità operative quotidiane.
Anche le aziende private devono adeguarsi alle nuove direttive europee e nazionali in materia di accessibilità siti web, a patto che il loro fatturato sia superiore ai 500 milioni di euro di media triennale. Le micro-imprese, invece, per ora non sono soggette a questi obblighi.
Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che in futuro l’accessibilità siti web potrebbe diventare uno dei fattori di ranking, con influenza diretta sul posizionamento organico del sito web. Investire oggi potrebbe quindi trasformarsi in un beneficio diretto lato SEO, tra pochissimi anni.